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Bublik attacca McEnroe per la mancata convocazione in Laver Cup: “Pensa solo alle Americhe e all’Australia”-

Altro siparietto nel mondo del tennis. Dopo le offese gratuite, disponibili al pubblico social, tra Nick Kyrgios e Boris Becker, questa volta è il turno di altre due teste calde. Si parla del kazako Alexander Bublik e della leggenda americana John McEnroe. Il primo ha vissuto la sua miglior stagione della carriera in questo 2023, specialmente sull’erba dove ha conquistato il titolo 500 ad Halle – sconfiggendo tra gli altri Sascha Zverev e Andrey Rublev – e gli ottavi a Wimbledon, estromesso solamente da un vendicativo Rublev al quinto set. Perdipiù, il 26enne kazako ha guadagnato il best ranking al numero 25 ATP e alla fine di ottobre ha alzato il trofeo 250 di Anversa, eliminando all’ultimo atto la promessa francese Arthur Fils con un doppio 6-4. Tutto ciò chiaramente a intervalli di tempo irregolari, perché la costanza non fa parte del DNA di Bublik. McEnroe, invece, a fine settembre ha portato per la seconda volta consecutiva, in qualità di capitano, il Team World a vincere la Laver Cup, competizione ideata da Roger Federer e Rod Laver che si gioca dal 2017. Ed è proprio qui che l’istrionico kazako ha da ridire. “E’ una storia complicata. John McEnroe pensa che il Team World debba essere composto da tennisti provenienti dalle Americhe, dal Canada, dall’Australia e basta”. Così esordisce Bublik, che continua poco dopo con: “Mi piacerebbe giocare, anche perché amo gli eventi di squadra”. Il regolamento prevede che tre giocatori vadano scelti da ciascun capitano – Bjorn Borg per il team blu d’Europa e appunto John McEnroe per il team rosso del Resto del Mondo – secondo le proprie preferenze e simpatie, mentre per i restanti tre si guarda la classifica. Il primo terzetto di ciascuna squadra, secondo il ranking, è convocato di diritto, poi chiaramente sta ognuno decidere se accettare o meno l’invito. Ufficializzate le due rose di tennisti, i blu e i rossi si sfidano al meglio delle tre giornate, ciascuna delle quali propone quattro partite, tre singolari e un doppio. La prima squadra che arriva a 13 punti – contando che nella prima giornata ogni vittoria vale un punto, nella seconda due e nella terza tre – ha vinto la competizione e ogni tie si gioca al meglio dei tre set con l’eventuale parziale decisivo che si trasforma in un super tie-break. Il regolamento prevede che tutti debbano almeno giocare un singolo, perciò chi viene convocato è certo di scendere in campo portando sulle spalle chi la responsabilità di giocare per un continente, chi per il mondo intero eccetto l’Europa. Anche se qui il buon Bublik non sarebbe proprio d’accordo. L’edizione 2024 della Laver Cup si giocherà a Berlino dal 20 al 22 settembre e chissà se vedremo il tennista kazako ridere e scherzare insieme ad americani e australiani. Il messaggio-frecciatina a McEnroe è stato inviato e vedremo se l’ex stella americana farà un pensierino nei confronti di The Bublik Enemy. Se venisse realizzato questo desiderio, sarebbe la prima volta che un tennista extra-americano/australiano giocherebbe la Laver Cup per il Team World. Non ci resta che aspettare qualche mese e avremo le nostre risposte. ...

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